UN’ AMICIZIA STRAORDINARIA FRA LE MONTAGNE
Questa è la storia di un’amicizia tra due ragazzi, Riccardo e Carlos. I due ragazzi vivono a Valnontey, una valle nei pressi di Cogne. La valle è all’interno del Parco del Gran Paradiso dove vivono camosci, stambecchi, marmotte e tante specie di fiori rari. I ragazzi sono amici fin dall’infanzia. Si assomigliano molto e passano tanto tempo insieme a giocare. L’unica grande differenza che esiste tra di loro è il senso del rispetto per la natura. Carlos è più attento e sensibile, per cui prova molto rispetto per la natura. Al contrario, Riccardo non sente alcun senso di responsabilità nei confronti dell’ambiente.
Diventando grandi i due amici si perdono di vista e vivono esperienze diverse. Dopo tanti anni, in un giorno soleggiato d’estate i due amici si incontrano casualmente in un bar di Cogne. Con grande sorpresa incominciano a raccontarsi le loro avventure e sentono che la loro amicizia non si è mai interrotta. Riccardo racconta di essere diventato un esperto cacciatore e guida alpina, mentre Carlos è entrato nella Guardia Forestale del Parco Naturale del Gran Paradiso. Carlos, felice dell’incontro inaspettato, invita il suo vecchio amico a cena a casa sua per il giorno seguente.
La mattina dopo, durante la perlustrazione di un’area boschiva, Carlos trova un cadavere di camoscio. Non è morto in modo naturale, è stato abbattuto da un colpo di fucile illegale all’interno del parco. Arrabbiato va in cerca del colpevole, seguendo le tracce che il cacciatore aveva lasciato. Al confine del parco trova un gruppo di turisti che praticano la caccia, guidati dal suo amico Riccardo. Riccardo fa finta di non sapere nulla del camoscio abbattuto, ma la Guardia Forestale si rende conto che gli sta mentendo.
Alla sera, a cena, i due amici si ritrovano nuovamente e parlano di quello che è successo durante la mattina. Carlos, innervosito per l’accaduto, rimprovera Riccardo, dicendogli che solo per questa volta lo avrebbe perdonato perché suo amico. Infatti, normalmente avrebbe dovuto denunciarlo in quanto l’abbattimento di un animale protetto all’interno del parco è un reato che deve essere punito per legge. Riccardo pur sapendo che la responsabilità è sua, ribatte che è stata colpa di un turista avventato del gruppo e rassicura l’amico che una cosa del genere non sarebbe più successa e che avrebbe vigilato meglio.
Cinque giorni dopo, all’interno del parco avviene un evento insolito: la discesa degli stambecchi dalle vette. Carlos sa che questo è molto allettante per i cacciatori e così decide di seguire con attenzione il gruppo di stambecchi. Durante il suo appostamento, osserva da lontano un cacciatore che si avvicina rapidamente al branco di stambecchi con l’intenzione di ucciderne uno. Imbraccia il fucile in direzione dello stambecco più elegante e grosso. Rapidamente Carlos interviene sparando un colpo in aria, rompendo il silenzio della mattina. Gli stambecchi, udendo lo sparo, scappano e si nascondono alla vista; allo stesso tempo il cacciatore misterioso, spaventato, inizia a correre giù per il sentiero.
Inizia così l’inseguimento tra Carlos e il cacciatore che, in preda al panico, inciampa in una radice e cade sopra una roccia fratturandosi la tibia. In breve viene raggiunto da Carlos che scopre l’identità misteriosa del cacciatore che non è altro che il suo vecchio amico Riccardo.
I due si guardano a lungo prima di parlare. Il silenzio viene interrotto dall’uomo a terra, cioè Riccardo, che chiede aiuto all’amico perché sta soffrendo molto per il dolore alla gamba. Carlos per dovere lo aiuta a rialzarsi e a scendere a valle. Il sentiero per il fondovalle però è molto impervio e i due non riescono a procedere velocemente. Così Carlos afferra la radio e avverte la stazione base della presenza di un ferito. In breve tempo la squadra di salvataggio arriva sul posto e porta in salvo Riccardo.
Riccardo viene curato nell’infermeria di Cogne dove gli viene messo il gesso. All’uscita dell’infermeria trova Carlos. Il suo viso mostra un’espressione dura e delusa per l’azione sconsiderata dell’amico ritrovato.
Riccardo tristemente gli chiede: “In che veste ti presenti? Carlos risponde: “Mi presento in veste di
Guardia Forestale”.
Riccardo viene arrestato con l’accusa di aver tentato di uccidere uno stambecco, animale protetto del parco, e di aver portato con sé un fucile, entrambe azioni vietate dalla legge.
Per il momento non viene portato in prigione ma dovrà lavorare nel parco per la protezione degli animali e del loro ambiente per un mese intero.
In questo mese Carlos condivide il lavoro con Riccardo, facendogli fare tutte le attività tipiche della guardia forestale tra cui seguire gli animali, pulire e mantenere in ordine i sentieri. Grazie a questa esperienza, Riccardo si accorge della bellezza della natura e incomincia ad apprezzare gli animali e le piante che popolano il parco del Gran Paradiso; abbandona così il suo vecchio lavoro e decide di arruolarsi nel corpo delle Guardie Forestali.
Sassi Azzurra